In una delle frazioni situate nella meravigliosa zona di Amatrice, al di sopra del lago di Scandarello, visse una bella donna dalle fattezze ammirevoli, pur raggiunta l’età matura e qualche capello grigio. A lei venne attribuito, per distinzione, il titolo dialettale di “gricia”; e avendo ideata e realizzata, a suo tempo, questa semplice ed ottima vivanda, il soprannome acquisito col passare di bocca in bocca, insieme al buon sapore del piatto, diede titolo ad esso di “spaghetti alla gricia”.